Greta Thunberg oggi è un marchio patronimico registrato
Tanto tuonò che piovve ed anche Greta Thunberg, oggi, è un marchio patronimico registrato. Il fatto che l’attivista svedese sia ricorsa alla registrazione come marchio del suo nome, non rappresenta una novità in senso assoluto.
Moltissimi personaggi noti ricorrono alla tutela del proprio nome attraverso la registrazione con lo scopo di proteggerlo da attività illecite ma anche, e soprattutto, per alimentare il merchandising.
Il fatto poi che questi personaggi famosi siano vittime di varie attività di sciacallaggio è l’altra motivazione per la quale la Thunberg ha deciso di proteggere anche il suo slogan “Fridays For Future, Skolstrejk för klimatet”.
Chiaramente, la notizia che la Thunberg si sia piegata alla tentazione di appropriarsi di alcuni marchi d’impresa, registrando anche un marchio patronimico, ha generato dei rumors nell’opinione pubblica, equamente divisa tra chi apprezza il suo impegno, e chi, invece, la considera un fenomeno mediatico, dietro il quale si nascondono interessi economici colossali.
La questione è estremamente controversa, e la risposta esatta sembra essere nel mezzo, perché, se è immaginabile un massiccio utilizzo abusivo del marchio Greta Thunberg, è altrettanto pacifico che ad un personaggio famoso sono spesso garantite delle misure di tutela più efficaci contro chi utilizza impropriamente il suo nome come marchio e/o altro segno distintivo.
In altre parole, l’esistenza o meno della registrazione non impedirebbe alla Thunberg di azionare i suoi legittimi diritti sulla base della notorietà planetaria del suo nome. Ciononostante, il marchio d’impresa registrato, come giustamente sostiene Greta Thunberg, facilita molte cose, inclusa la difesa del suo nome, e sarebbe illogico scrivere diversamente, ma un marchio di impresa, qualsiasi esso sia, può essere ceduto, licenziato, pubblicizzato, ereditato, quindi, ha ragione l’attivista nel riferire che attraverso la registrazione del suo nome come marchio patronimico lei preserva i suoi ideali, i suoi fini, ed in sostanza, garantisce la legittima provenienza di tutto quello che ruota intorno al suo personaggio, ma alla resa dei fatti, non può non emergere l’aspetto mercantile di questa operazione.
Moltissimi personaggi noti ricorrono alla tutela del proprio nome attraverso la registrazione con lo scopo di proteggerlo da attività illecite ma anche, e soprattutto, per alimentare il merchandising.
Il fatto poi che questi personaggi famosi siano vittime di varie attività di sciacallaggio è l’altra motivazione per la quale la Thunberg ha deciso di proteggere anche il suo slogan “Fridays For Future, Skolstrejk för klimatet”.
Chiaramente, la notizia che la Thunberg si sia piegata alla tentazione di appropriarsi di alcuni marchi d’impresa, registrando anche un marchio patronimico, ha generato dei rumors nell’opinione pubblica, equamente divisa tra chi apprezza il suo impegno, e chi, invece, la considera un fenomeno mediatico, dietro il quale si nascondono interessi economici colossali.
La questione è estremamente controversa, e la risposta esatta sembra essere nel mezzo, perché, se è immaginabile un massiccio utilizzo abusivo del marchio Greta Thunberg, è altrettanto pacifico che ad un personaggio famoso sono spesso garantite delle misure di tutela più efficaci contro chi utilizza impropriamente il suo nome come marchio e/o altro segno distintivo.
In altre parole, l’esistenza o meno della registrazione non impedirebbe alla Thunberg di azionare i suoi legittimi diritti sulla base della notorietà planetaria del suo nome. Ciononostante, il marchio d’impresa registrato, come giustamente sostiene Greta Thunberg, facilita molte cose, inclusa la difesa del suo nome, e sarebbe illogico scrivere diversamente, ma un marchio di impresa, qualsiasi esso sia, può essere ceduto, licenziato, pubblicizzato, ereditato, quindi, ha ragione l’attivista nel riferire che attraverso la registrazione del suo nome come marchio patronimico lei preserva i suoi ideali, i suoi fini, ed in sostanza, garantisce la legittima provenienza di tutto quello che ruota intorno al suo personaggio, ma alla resa dei fatti, non può non emergere l’aspetto mercantile di questa operazione.